OSSERVATORIO DEGLI OSSERVATORI n.2:
Le tendenze del turismo nel biennio 2018-2019
Il turismo è l’attività produttiva non strumentale più rilevante del Bel Paese e la sua tendenza naturale è verso la crescita ad un tasso medio annuo compreso fra il 2,5% ed il 3,5%.
Dopo una fase di sfasamento, durata fino al 2013 che, secondo i dati Istat, ha visto il turismo estero crescere e quello nazionale diminuire, dal 2014 i due fenomeni hanno assunto segno positivo cumulando i loro effetti.
Nel 2014 il la crescita dell’1,1% delle presenze straniere ha più che compensato la diminuzione del -0,53% per una crescita complessiva dello 0,26.
Dal 2015 i due fenomeni si cumulano rilevando un aumento del 4,0%, confermato con il 2,6% nel 2016 e con il 4,38% nel 2017.
L’Aumento complessivo rilevato nel 2017 è il massimo degli anni duemila e, anche, degli ultimi venti anni del secolo precedente.
Nel 2018 e 2019, salvo fati esogeni, continuerà la tendenza molto positiva del turismo nazionale anche se con tassi un po’m più contenuti rispetto a quello dello scorso anno (2017).
Intanto, i dati mensili Istat rivelano che nel primo quadrimestre del 2018 rispetto a quello dell’anno precedente le presenze domestiche aumentano dello 0,9% del e quella dall’estero del 35% per un media complessiva del 2,2%.
Presentiamo un prospetto sintetico sulle tendenze in atto dal quale si evince che nel 2018 si ipotizza un aumento complessivo del movimento turistico in termini di presenze del 2,9 e nel 2019 del 3,4%.
Prospetto Valori assoluti in migliaia e variazioni percentuali degli arrivi e delle presenze nel periodo 2012-2019. Valori Istat 2002.2017; stime NMTC per il 2018 ed il 2019,
Valori assoluti in migliaia | ||||||
2012 | 103.733 | 380.711 | 8.739 | 180.595 | 54.995 | 200.116 |
2013 | 103.863 | 376.786 | 0.263 | 184.793 | 53.599 | 191.992 |
2014 | 106.552 | 377.771 | 51.636 | 186.793 | 54.917 | 190.978 |
2015 | 113.392 | 392.874 | 5.039 | 192.625 | 58.353 | 200.249 |
2016 | 116.944 | 402.962 | 56.764 | 199.422 | 60.180 | 203.540 |
2017 | 123.196 | 420.629 | 60.523 | 210.659 | 62.672 | 209.970 |
2018 | 127.062 | 432.828 | 62.823 | 216.979 | 64.239 | 215.850 |
2019 | 131.561 | 447.553 | 65.587 | 226.092 | 65.974 | 221.462 |
Varazione percentuale sull’anno precedente | ||||||
2013 | 0,1 | -1,0 | 3,1 | 2,3 | -2,5 | -4,1 |
2014 | 2,6 | 0,3 | 2,7 | 1,1 | 2,5 | -0,5 |
2015 | 6,4 | 4,0 | 6,6 | 3,1 | 6,3 | 4,9 |
2016 | 3,1 | 2,6 | 3,1 | 3,5 | 3,1 | 1,6 |
2017 | 5,3 | 4,4 | 6,6 | 5,6 | 4,1 | 3,2 |
2018 | 3,1 | 2,9 | 3,8 | 3,0 | 2,5 | 2,8 |
2019 | 3,5 | 3,4 | 4,4 | 4,2 | 2,7 | 2,6 |
OSSERVATORIO DEGLI OSSERVATORI n.1: congiuntura 2017
A fine luglio 2018 sono stati resi disponibili i dati definitivi Istat sul movimento turistico in Italia relativi all’intero anno 2017. Tali dati del movimento turistico, che si fondano sulle dichiarazioni (modello C59) che gli operatori della ricettività debbono obbligatoriamente compilare, restano ancora oggi i più affidabili pur all’epoca dei big data e della sentiment analysis. Tali rilevazioni, tuttavia, non coprono totalmente il fenomeno; da stime effettuate risulta che il movimento reale è pari a quasi tre volte quello ufficialmente dichiarato.
Dai dati Istat sul 2017 si ha la conferma del forte incremento del movimento turistico in Italia con percentuali di crescita simile a quelle rilevate nel 2015 sul 2014.
Per l’anno 2017 rispetto al precedente l’aumento complessivo stato del 5,3% per gli arrivi e 4,4% per le presenze: aumenta di più il movimento degli stranieri con il 6,6% deli arrivi ed il 5,6% delle presenze rispetto a quello de nazionali con, rispettivamente, il 4,1% ed il 3,2%.
L’aumento è stato maggiore nel comparto extralberghiero, con una crescita del10,2% gli arrivi ed il 7,5% delle presenze, rispetto al 3,9% ed al 2,8% rilevato per quello alberghiero: il movimento estero extralberghiero è aumentato del 13,5% in termini di arrivi e del 10,5% delle presenze e quello dei nazionali del 6,9% e del 4,6%.
In termini di differenziali gli arrivi del 2017 rispetto a quelli dell’anno precedente sono aumentati di 6,251 milioni raggiungendo i 123,196; le presenze sono aumentate di 17,677 milioni raggiungendo i 420,629 milioni. Il 56,5% dell’aumento degli arrivi ed il 42,2% delle presenze è dovuto agli alberghi e le quote complementari del 43,5% e del 57,8% agli esercizi extralberghieri.
È da notare che nel 2017 il numero delle presenze straniere, con 210,659 milioni scavalca, se pur di poco, quelle dei nazionali (209,970 milioni).
Secondo l’Istat gli alberghi identificano, nel 2017, il 76,1% del totale degli arrivi in Italia ed il 65,4% delle presenze; ne identificavano il 77,2% ed il 66,4% nel 2016.
L’aumento del comparto extralberghiero è stato determinato, in particolare, da quello degli alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, cresciuti del 20,2% per gli arrivi e del 13,4% per le presenze, e dai bed & breakfast, aumentati rispettivamente del 12,6% e del 13,2%.
Di fatto è aumentato il numero degli affitti che passano attraverso airbnb, ma tale fenomeno ancora non appare.
La regione che ha visto il maggiore aumento relativo in termini di arrivi di clienti è la Calabria, con una crescita del 12,3%, seguita dalla Sicilia con il 10,2% e dalla Basilicata con il 9,7%. Considerando presenze la regione con il maggiore aumento relativo è stata la Sicilia con il 7,3%, seguita da Basilicata con il 6,5%, Piemonte con il 6,3%; la Calabria aumenta le proprie presenze del 5,4%. Per la componente straniera il maggiore aumento in termini di presenze si è verificato per la Sardegna con il 10,4%. seguita dalla Puglia con il 9,28% e dalla Calabria con il 9,27%.
Alcune regioni presentano un andamento fortemente negativo per i noti fenomeni esogeni che hanno caratterizzato le loro aree: l’Umbria ha visto una diminuzione di presenze del -8,4% e le Marche del -8,0%.